I l S E T T E C E N T O E U R O P E O
Le Corti di Torino e di Londra
All'inizio del XVIII secolo la Cappella di Corte dei Savoia (divenuta Regia nel 1713 in seguito alla proclamazione di Vittorio Amedeo II a re di Sicilia, poi di Sardegna nel 1720) conosce il suo periodo di massimo splendore. L’assieme strumentale si fa più diversificato e accanto all’orchestra d’archi fanno la loro comparsa gli strumenti a fiato. E' questo il secolo in cui operano i più significativi esponenti di una delle maggiori scuole violinistiche europee, da Giovanni Battista e Giovanni Lorenzo Somis a Felice Giardini e Gaetano Pugnani. E' questo il secolo in cui si costruisce il Teatro Regio, inaugurato nel 1740, teatro che ben presto fu considerato come uno dei migliori d'Europa.
Al Teatro Regio è legata in modo indissolubile la figura di Gaetano Pugnani (1731 - 1798), uno dei massimi violinisti del Settecento, virtuoso di fama internazionale (tenne concerti in tutta Europa e ricoprì il ruolo di violino di spalla presso il Teatro dell'Opera di Londra). Rientrato definitivamente a Torino nel 1782 si dedicò alla direzione del Teatro Regio.
Le composizioni cameristiche di Pugnani sono la testimonianza del suo talento violinistico e accanto a stilemi tipici dello stile "galante", si alternano momenti espressivi riconducibili allo "Sturm und Drang" degli anni Ottanta, come nel caso di molte delle sue sonate per violino e continuo.
Felice Giardini ( 1716 - 1796), anch'egli violinista acclamato, ebbe esperienze artistiche simili a quelle di Pugnani, effettuò una lungha serie di tournées lungo itinerari europei che toccarono Francoforte, Berlino, Parigi e infine Londra. Autore di numerose raccolte di musica da camera, affrontò precocemente i nuovi generi del Trio, del Quartetto e del Quintetto d'archi. I legami tra i musicisti piemontesi del Settecento e l'ambiente musicale londinese della seconda metà del secolo furono molto stretti. Olttre a ricoprire il ruolo di violino principale presso il Teatro dell'Opera di Londra, Pugnani si esibì con grande successo nei salotti aristocratici della capitale inglese. Giardini ebbe l'appoggio dei Duchi di Gloucester e di Cumberland, nonché del Principe di Galles, divenendo il loro Music Master, svolgendo una preziosa attività didattica che diede vita a frequenti intrattenimenti nella sua casa, con esibizioni degli allievi di violino, di canto e di clavicembalo.
Ma il contatto più significativo che i due musicisti torinesi ebbero con l'ambiente musicale londinese è rappresentato dalla lunga frquentazione con Johann Christian Bach, il più giovane dei figli del genio di Eisenach, detto appunto il Bach di Londra poiché trascorse gran parte della sua vita nella capitale britannica.
Con Johann Christian Bach, Pugnani e soprattutto Giardini, collaborarono per molti anni influenzando il gusto musicale londinese, dando vita ad intrattenimenti cameristici nei migliori salotti aristocratici della città e affermando progressivamente il nuovo genere musicale detto "Stile Galante".
PROGRAMMA
Johann Christian Bach (1735-1782)
Quintetto in re maggiore op.6 n.12 per flauto, oboe, violino, clavicembalo e violoncello
Allegro - Andantino - Allegro assai
Felice Giardini (1716 – 1732)
Sonata in fa maggiore “The biliard sonata” per viola e basso continuo
Andante – Grazioso – Allegro scherzoso
Gaetano Pugnani (1731 – 1798)
Sonata in sol maggiore op. 1 n.1 per due violini e basso continuo
Andante – Allegro assai – Grazioso
Johann Christian Bach
Quartetto in do maggiore per clavicembalo, oboe, violino e violoncello
Allegro – Larghetto – Rondò Allegro
Gaetano Pugnani
Quintetto in fa maggiore op.2 n.6 per clavicembalo, flauto, violino, viola e violoncello
Andante – Minuetto
Johann Christian Bach
Quintetto in re maggiore op.6 n.11 per flauto, oboe, violino, viola e basso continuo
Allegro – Andantino – Allegro assai